Macco di cicerchie con cicorietta

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Il mio pacchetto di cicerchie giaceva già da un pó dentro la dispensa.
Ieri finalmente mi sono decisa a mettere a bagno la cicerchia e così oggi sono riuscita ad assaggiare questo antico cereale.

” La sua coltivazione nasce nell’Antico Egitto, quando veniva utilizzato nelle preparazioni di focacce, pani e semplici zuppe.
Lathiros in greco, cicerula in latino, la cicerchia proviene dal Medio Oriente e nasce da una pianta erbacea a ciclo annuale molto simile a quella dei ceci. Il seme, diverso per ogni tipo di pianta e dall’aspetto simile a un sassolino, cresce anche su terreni poveri e in condizioni difficili, resiste alla siccità e alle basse temperature; abbandonato poiché richiedeva una  grossa mole di lavoro manuale, tanto da preferirne l’utilizzo come ghiaia per addobbare il presepe, oggi la cicerchia è stata riscoperta per valorizzarne la biodiversità vegetale e ambientale e per tutelarla come alimento tipico della dieta contadina del passato.
E’ un legume molto salutare, contiene proteine e amidi, vitamina B1, B2, e PP e fibre alimentari, tanto da essere consigliata in oligoterapia nutrizionale, nei disturbi della memoria, di affaticamento cerebrale”. La Stampa sez. Cucina

A questo punto non resta che provare la cicerchia con una  ricetta semplicissima e Veg!

Per due persone:
200 gr di cicerchie
Finocchietto o rosmarino
Aglio
Olio
Peperoncino
Cicorietta selvatica
Semi di lino

La sera prima ho messo a bagno la cicerchia e ho cambiato l’acqua più volte poiché contiene una sostanza che la rende indigesta e necessita di questi cambi.
L’indomani ho scolato il legume, sciacquato sotto l’acqua corrente e messo a bollire in una pentola di coccio con un spicchio di aglio e del finocchietto (o rosmarino).
A cottura ultimata (un paio di ore) ho frullato la cicerchia aggiungendo un pó di acqua di cottura fino al raggiungimento della consistenza desiderata (tranne qualche chicco che ho lasciato per l’impiatto)
Ho pulito un mazzo di cicorietta e cucinata coperta con un filo di olio e due mestoli di acqua.
Poi ho saltato la verdura con uno spicchio di aglio in camicia e un pó di peperoncino.
Alla fine ho impiattato con il macco di cicerchia caldo, la cicorietta, semi di lino e un giro di olio evo.
Ottimo anche l’abbinamento con il pesce. Perché non provare?

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